quinta-feira, 13 de outubro de 2011

Deménsellà destaca "Retoques"

Jordi García Patón à conversa com Luís Fernandes sobre o disco "Retoques" no programa Deménsellà, Rádio Cornellà (Catalunha).

quinta-feira, 6 de outubro de 2011

Parole di Musica destaca "Retoques"



Filippo Maria Caggiani
Parole di Musica
6 Outubro 2011

“Come dalle rocce granitiche della Serra di Caramulo sgorgano acque pure e cristalline, così dalle ugole e dalle fisarmoniche dei nostri cantanti e delle nostre cantanti sono nate le melodie che state per sentire”. Con queste parole (qui opportunamente tradotte dal portoghese) si apre l’album “Retoques” dei Toques do Caramulo, il gruppo di musica tradizionale portoghese di cui vorrei parlarvi oggi. Questa apertura dell’album, declamata dal cantate Luís Fernandes, è un omaggio al modo in cui lo zio Américo Fernandes – che fu direttore della “Orquestra Típica de Águeda” – introduceva le esibizioni dal vivo. Partendo da quel punto di riferimento, i Toques do Caramulo riprendono il repertorio della tradizione per spingersi ben oltre.

Attenzione: generalmente quando si parla di musica tradizionale portoghese viene immediatamente in mente il fado, canto popolare nato a Lisbona, poi trasformatosi a Coimbra in una versione “colta”. La musica dei Toques do Caramulo non ha nulla a che vedere con il fado. Piuttosto, fa riferimento alle antiche canzoni delle montagne della Serra di Caramulo (a cui appunto si ispira il nome del gruppo, ovvero “Musicisti di Caramulo”) per rinnovarle radicalmente. Alla base di tutto c’è una ricerca sul repertorio che è stata effettuata presso associazioni musicali locali come l’”Orquestra Típica” e il “Cancioneiro de Águeda“. In questo modo, brani tipici della tradizione assumono una veste nuova, venendo rivisitati in chiave più attuale. Un perfetto esempio può essere il brano “Trigueirinha”, che potete ascoltare qui sotto prima in una versione tradizionale (eseguita dall’Orquestra Típica de Águeda) e poi nella versione arrangiata dai Toques do Caramulo.

Rispetto alla mera riproduzione di ciò che offre la tradizione, qui c’è una rivisitazione creativa del repertorio popolare che passa attraverso nuovi arrangiamenti (realizzati in gran parte da Luís Fernandes), pur senza rinnegare le origini che anzi vengono rivendicate orgogliosamente.

In questo secondo album, che segue l’album dal vivo “Toques do Caramulo… é ao vivo!” (2007), ci sono anche diverse collaborazioni: con il coro infantile EMtrad’, Sara Vidal (cantante del gruppo Luar na Lubre), Joao André Lourenço e David Fernandes, che offrendo il loro contributo rendendo ancora più piacevole l’ascolto di un disco già di per sé godibilissimo. L’allegria delle musiche, insomma, riesce a ricreare (pur in uno studio di registrazione), l’atmosfera di festa che si crea ai concerti dei Toques do Caramulo.

Anni fa ho avuto il piacere di partecipare ad alcune di quelle feste-concerto, e avendone ancora vivo il ricordo, mi fa piacere tornare a parlare di questo gruppo a distanza di qualche anno da un mio post precedente. Se vi capita di andare a fare un giro in Portogallo, passate da Águeda e visitate quei simpaticissimi matti dell’associazione culturale D’Orfeu: lì troverete il quartier generale dei Toques do Caramulo. E magari, con la compagnia di un bicchiere di vino rosso, quasi senza rendervene conto vi potreste trovare nel bel mezzo di una festa!